BACCANTI

di Euripide

BACCANTI

di Euripide

Ecco la gioia: una terra deserta di uomini,

germogli che sbocciano occulti

nell’ombra di una selva.

 

BACCANTI | EX SAN MATTIA, BOLOGNA | 2024

di Euripide

drammaturgia e regia Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni

con
Diana Dardi – Penteo, Agave
Gianluca Guidotti – Cadmo
Pouria Jashn Tirgan – Dioniso
Giuseppe Losacco – Coro, Guardia, Messaggero
Andrea Maffetti – Coro, Tiresia, Messaggero
Enrica Sangiovanni – Dioniso
Giacomo Tamburini – Coro, Messaggero, duduk

partitura musicale Patrizio Barontini
movimenti scenici Giuditta de Concini
sartoria les libellules Studio
foto di scena Franco Guardascione
grafica nonsinaviga
produzione archiviozeta 2023/24

durata 1h30min

in collaborazione con

Patto per la lettura, Bologna

MIC Ministero della Cultura | Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna

con il contributo di

Comune di Bologna | Settore Cultura e Creatività

Regione Emilia-Romagna | ER Cultura

 


BACCANTI | VILLA ALDINI, BOLOGNA | 2023

di Euripide

drammaturgia e regia Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni

con
Diana Dardi – Penteo, Agave
Gianluca Guidotti – Cadmo
Pouria Jashn Tirgan – Dioniso
Giuseppe Losacco – Coro, Guardia, Messaggero
Andrea Maffetti – Coro, Tiresia, Messaggero
Enrica Sangiovanni – Dioniso
Giacomo Tamburini – Coro, Messaggero, duduk

partitura musicale Patrizio Barontini
movimenti scenici Giuditta de Concini
teatro nel bosco a cura di Francesca Zanardi realizzato con Valentino Casula e Germano Zagni
sartoria les libellules Studio
foto di scena Franco Guardascione
grafica nonsinaviga
produzione archiviozeta 2023

durata 1h30min

nell’ambito di inosservanza 2023

in collaborazione con

Patto per la lettura, Bologna

Fondazione Villa Ghigi

con il contributo di

Comune di Bologna | Settore Cultura e Creatività | Bologna Estate

Regione Emilia-Romagna | ER Cultura

Ministero della Cultura | Spettacolo

 

Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti guidano un affiatato gruppo di giovani attrici e attori alla scoperta di uno dei testi fondamentali del teatro antico, un inno alla vita indistruttibile, un capolavoro poetico e filosofico contemporaneo. La sfida è di provare a rileggere la tragedia con occhi nuovi, cercando di rimuovere il deposito di immagini stereotipate accumulatesi nel corso del tempo: andare al cuore dell’antico edificio tragico per far emergere nuove vie sia per quanto riguarda l’analisi del testo che la messa in scena.

La storia di Dioniso è un viaggio multiforme che parte da molto lontano e si sovrappone e mischia con le leggende indiane di Śiva: potremmo dire che il Dionisismo è stata una declinazione occidentale dello Shivaismo e ha rappresentato, in immagini e in versi, l’essere umano in comunione con il tutto, con la vita selvaggia, con gli animali della montagna e con la foresta. Per dare corpo e vita al nostro Dioniso e porlo al centro delle domande cruciali del nostro tempo – a partire dal nostro rapporto con la natura – abbiamo deciso di rifarci liberamente alla cultura indiana – così distante ma ancora così viva – a quel variopinto giacimento di gesti, posture, sguardi; un vero e proprio alfabeto fisico che abbiamo iniziato ad esplorare sapientemente guidati da Giuditta de Concini, maestra di danza indiana Bharatanatyam. Anche la partitura musicale pensata con Patrizio Barontini, eseguita dal vivo, è un contrappunto che dialoga costantemente con la parola, innervandola con estrema delicatezza di ritmi, echi, melodie esoticamente dionisiache ma che spesso scivolano verso la modernità.

Siamo immersi in un mondo ambiguo e misterioso che Euripide con estrema saggezza dissemina di tranelli, false piste, equivoci, pericoli. Il discorso su Dioniso è complesso perché per la prima volta si manifesta sulla scena, nel teatro a lui intitolato, un attore che dichiara di essere egli stesso Dioniso, il dio del teatro: è quindi prima di tutto una riflessione sul teatro e il suo doppio, sul vedere e sull’illusione di vedere. Anche per questo nel nostro allestimento Dioniso è interpretato – in simbiosi – da un’attrice e da un attore contemporaneamente, a significare la natura doppia, imprendibile, androgina e instabile del dio fanciullo e toro, sacerdote e regista. Penteo invece è interpretato da un’attrice che impersona un uomo che si traveste da donna: la stessa attrice, nella scena finale, andrà a interpretare anche la madre Agave, che rientra in scena dopo aver decapitato – in realtà nella finzione smascherato – il figlio Penteo, cioè se stessa/o. Come sempre nel teatro greco il gioco delle parti è indissolubilmente legato al significato. Il coro di Baccanti che lavora in scena ispirandosi ad un canone coreografico e musicale orientale, in questo spettacolo metamorfico, è interpretato da attori uomini che sono, a loro volta, le maschere liquide del dio: miele, acqua, latte e naturalmente vino. Il coro evoca e incarna le meravigliose narrazioni del mito e si fa messaggero dei racconti, di tutto quello che in scena non vedremo mai.

Nel primo allestimento del 2023 lo spettacolo è stato pensato per Villa Aldini nell’ambito della rassegna inosservanza come un viaggio nei diversi luoghi del parco e della Villa: la Chiesa della Rotonda della Madonna del Monte è santuario di Dioniso e tomba di sua madre Semele, la Villa con il colonnato e il timpano neoclassico è Tebe e palazzo di Penteo, il parco e il bosco diventano il mitico monte Citerone dove si arriva alla fine per ascoltare le descrizioni meticolosamente ossessive dei messaggeri che sfidano a parole la natura: le parole in accumulo sono qui per celebrare i culti del nuovo dio straniero, un dio effimero che danza e che continuamente distrugge e rifà il teatro del mondo, un dio che si nasconde, un dio che ci guida inesorabilmente verso la tragedia delle immagini e dello sguardo, nel vano tentativo di ricomporre i pezzi dispersi della visione del cosmo.

Nel 2024 il nuovo allestimento di Baccanti di Euripide avviene in uno spazio molto suggestivo: la ex chiesa di San Mattia di Bologna in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna. Lo spettacolo viene ripensato in relazione alla grande navata barocca e trasforma la ex chiesa in santuario per i culti del nuovo dio straniero: Dioniso. Al termine di ciascuna replica è previsto un incontro a partecipazione gratuita di riflessione e approfondimento a partire dagli infiniti temi che si diramano da Baccanti.

Villa Aldini
ex Chiesa di San Mattia

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BACCANTI

31 maggio - 1, 2, 8, 9, 10, 11, 18 giugno - 2, 14, 15 luglio - 9 e 10 settembre 2023 - inosservanza | Villa Aldini | Bologna
5, 6, 7, 12, 13, 14 aprile 2024 ore 19 - ex chiesa di San Mattia - Bologna