REQUIEM ANTIGONE

3 - 4 ottobre 2020 (tramonto e alba) - Festival periferico - Cimitero di San Cataldo - Modena

informazioni e prenotazioni:

scrivere e-mail info@perifericofestival.it o tel. 059.8777673

durata spettacolo 1 ora circa

evento gratuito con prenotazione obbligatoria e numero limitato di partecipanti che si svolgerà nel rispetto di tutte le normative anti-contagio Covid19

al Cimitero Monumentale di San Cataldo, Modena
Sabato 3 ottobre al tramonto, ritrovo ore 18.00
Domenica 4 ottobre all’alba, ritrovo ore 6.00

Sabato 3 ottobre dopo lo spettacolo (ore 21) a OvestLab, via Nicolò Biondo, 86 – Modena archiviozeta in dialogo con Enrico Piergiacomi, storico della filosofia antica e studioso di teatro
 

Lo stato farmacopornografico si è comportato come un Creonte neoliberista, che c’impedisce di seppellire i nostri morti perché sarebbero diventati dannosi per una comunità che sogna di essere immunizzata. Noi, i figli bastardi di Antigone, esigiamo cure e celebrazione dei corpi dei nostri amati ammalati di covid, sia vivi sia morti.

Paul B. Preciado

Libération/Internazionale – 20 giugno 2020

 

La città è malata per tuo volere, grida Tiresia a Creonte nella parte finale della tragedia di Sofocle. Creonte con arroganza risponde: I contagi del cielo io non li temo. Questo è il nucleo lessicale esplosivo intorno al quale ruota una vicenda – la scelta di Antigone sulla sepoltura del corpo del fratello – che ripetutamente tende a esorbitare dall’antico tracciato e riflettere i conflitti in corso: Mediterraneo, Amazzonia, Turchia, panico della pandemia, per fare gli esempi più vicini. Antigone continua a essere tragico mare interiore, mare nostro rosso sangue, un luogo morale dove non siamo più in grado di assumerci la responsabilità di dare sepoltura mentre la peste contamina la terra ferma.
In questo anno anomalo, al tramonto e all’alba, come Antigone, ci recheremo al Cimitero di San Cataldo a Modena per una azione teatrale REQUIEM ANTIGONE, una marcia desolata, una processione addolorata, un rito culturale catartico di elaborazione del lutto collettivo per dare simbolicamente sepoltura ai morti di Coronavirus, accompagnati dalla partitura musicale di Patrizio Barontini eseguita al violoncello da Francesco Canfailla.