Nidi di ragno 3 - Littoriale / Porta Lame - Bologna

progetto META

domenica 13 novembre 2022 ore 14.30 - Piazza della Pace, Bologna

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progetto META MemoryEducationTheatreAction

domenica 13 novembre ore 14.30

ritrovo alle ore 14 davanti alla torre del Littoriale, in piazza della Pace a Bologna

durata 3 ore circa

prenotazione obbligatoria QUI

L’evento è anche all’aperto e itinerante e si terrà anche in caso di pioggia, verrà fatto un percorso di circa 6 km in gran parte pianeggiante, adatto a tutti.

iscrizione al progetto e acquisto del libro scatola nidi di ragno 15€ (una tantum)

partecipazione alla singola tappa gratuita

domenica 13 novembre 2022 ore 14.30

nidi di ragno – Littoriale / Porta Lame – Bologna

la storia delle statue dei Partigiani di Porta Lame

in collaborazione con E-Review, Istituto Storico Parri Bologna Metropolitana, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna

con il sostegno di Regione Emilia Romagna – Memoria del ‘900

a cura di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni

con la partecipazione di Roberta Mira, Elena Pirazzoli

partitura musicale Patrizio Barontini

violoncello Francesco Canfailla

nidi di ragno 3 prosegue il percorso domenica 13 novembre dal Littoriale (ritrovo alle 14.30 davanti alla torre di Maratona).

La tappa del 13 novembre ripercorrerà a Bologna la vicenda della statua di Mussolini a cavallo forgiata su progetto di Giuseppe Graziosi per il Littoriale (fondendo tre cannoni sottratti agli Austriaci l’8 agosto 1848 a porta Galliera) e poi disarcionata a furor di popolo dopo il 25 luglio 1943.

Nel dopoguerra, il materiale bronzeo verrà rifuso e trasformato nel partigiano e la partigiana di Luciano Minguzzi poi collocati a porta Lame.

La vicenda delle statue si intreccia così a quella della Battaglia di porta Lame del 7 novembre 1944, uno dei più importanti episodi europei di scontro diretto tra partigiani e milizie tedesche e collaborazioniste all’interno di una città. Con l’aiuto di storic* e artist* ritroveremo i luoghi e le storie della battaglia e ripercorreremo il filo delle memorie nel dopoguerra.

foto: la partigiana di porta Lame