Intervista Radio Città Fujiko

In studio con William Piana, Erica Verdecchia, Ilaria Cecchinato | 14/11/2019 | Radio Citta Fujiko - Breakfast Club

William Piana: Buongiorno Gianluca buona mattinata Buon venerdì  Mattiniero come noi del resto per presentare il progetto META nidi di ragno intanto salutiamo anche Enrica Sangiovanni bene allora cominciamo a presentare questa rassegna di che si tratta?

Gianluca Guidotti: nidi di ragno è un percorso a tappe sono delle camminate dei trekking che si svolgono nella regione Emilia Romagna in luoghi della memoria più o meno famosi, siamo partiti il 6 ottobre da Monte Sole e arriveremo il 15 dicembre a Sabbiuno di Paderno. Quindi è un progetto autunnale che ha coperto tutta la stagione, praticamente dall’inizio alla fine dell’autunno, luoghi di memoria soprattutto legati alla storia partigiana, quindi luoghi dove sono avvenuti stragi, la seconda tappa è stata a Ca Berna a Lizzano in Belvedere, la terza domenica scorsa a Ciano di Zocca e domenica prossima il 17 novembre saremo in un trekking cittadino a Bologna nei luoghi soprattutto legati alla storia della delle donne Partigiane.

Erica Verdecchia: Volevo chiedere volevo chiederti per l’appunto quali saranno i luoghi visitati durante la quarta tappa quindi quella di domenica.

GLG: Partiamo dalla Certosa, dal muro della fucilazione, dove fu fucilata Edera De Giovanni e entriamo poi dentro la Certosa per passare dal monumento Ossario usciremo per andare nella zona dello stadio littoriale, poi passeremo dalla casa di Irma Bandiera per andare poi verso il murale di Irma Bandiera e alla monumento delle Partigiane di Villa Spada Questo è il percorso durante il percorso. Poi ci sono altre ulteriori tappe che però non svelerò in anticipo perché saranno delle sorprese.

Ilaria Cecchinato: Buongiorno Volevo chiedere, leggo dalla presentazione che portate antologia letteraria sulla Resistenza quindi il libro del Pavese la luna e i falò il primo di Calvino i sentieri dei nidi di ragno, come si intrecciano in questo lungo percorso questi testi? 

GLG: La nostra antologia è composta ogni volta da testi differenti, come punti cardinali abbiamo scelto questi due libri che sono due libri fondamentali, innanzitutto perché se leggono molto spesso troppo presto nell’adolescenza e poi si tendono a dimenticare, quando invece sono due libri straordinari straordinariamente scritti, e sono guarda caso l’ultimo libro di l’ultimo romanzo di Pavese è il primo di Italo Calvino, quindi è come se fosse quasi un passaggio di testimone tra due autori che hanno lavorato fianco a fianco a Einaudi. Quindi per noi sono due autori di riferimento perché non saputo raccontare quel momento storico senza retorica con grandissima con una capacità anche di proiettarsi nel futuro del nostro paese e quindi ancora ancora oggi, ci sono pagine nel sentiero dei nidi di ragno che sono di un’attualità sconcertante è il protagonista tra l’altro è un ragazzino quindi ci interessa proprio anche per questa capacità di parlare a dei giovani e dei ragazzi, questi due romanzi sono sempre con noi nello zaino domenica scorsa a Ciano di Zocca abbiamo fatto una ricognizione proprio in una vigna, era l’estate di San Martino per cui abbiamo aperto le botti con il vino nuovo ed eravamo anche accompagnati da una pallida luna all’orizzonte con un falò nella vigna, ogni percorso che facciamo a parte questo ovviamente bolognese, si conclude sempre con un falò, che ovviamente è un falò metaforico anche, cioè qualcosa, e lo abbiamo visto in questi giorni con quello che è successo a Roma, qualcosa che deve ricordarci sempre la pericolosità del fuoco e la vicinanza del libro a un fuoco è sempre una cosa molto pericolosa, noi dobbiamo riportare il libro a un grado di civiltà molto alto e quindi dobbiamo alzare sempre di più le nostre richieste intellettuali, dobbiamo cercare di portare avanti un discorso il più possibile libero, il più possibile giusto e quindi affrontare il falò deve essere un’avvicinarci di nuovo una cultura ciclica, una cultura contadina che ci consenta di riappropriarci anche di concetti ecologici che abbiamo perso, o che non abbiamo mai avuto fino in fondo, è un tentativo in qualche modo anche di ritornare alla natura, di ritornare ad appropriarsi del cammino, del camminare, di andare a piedi e quindi si forma una specie di comunità camminante che ci sta seguendo in questi in queste settimane.

William Piana: Certo, e soprattutto riprendere anche quel calore per lo stare insieme per condividere importanti momenti. L’appuntamento è domenica 17 e la quarta tappa di nidi di ragno, noi Gianluca ti ringraziamo tantissimo per essere stato in scena con Radiocittafujiko e ci diamo appuntamento magari per un altro incontro.