Hamlet in Hiroshima

4 giornate di residenza artistica e performance a cura di archiviozeta a Marzabotto e Monte Sole

23, 24, 30 settembre e 1 ottobre 2023 - MNEMA Museo Nazionale Etrusco Marzabotto e Scuola di Pace di Monte Sole

in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days)
sabato 23 e domenica 24 settembre ore 16.30
ritrovo al MNEMA Museo Nazionale Etrusco ‘Pompeo Aria’ di Marzabotto
ingresso 4€

in occasione del 79° anniversario dell’Eccidio di Monte Sole
sabato 30 settembre ore 15.30 ingresso 4€
ritrovo al MNEMA Museo Nazionale Etrusco ‘Pompeo Aria’ di Marzabotto
domenica 1 ottobre ore 15.30 ingresso libero
ritrovo alla Scuola di Pace di Monte Sole

luoghi del progetto:
MNEMA Museo Nazionale Etrusco ‘Pompeo Aria’ di Marzabotto e Area archeologica di Kainua – Via Porrettana Sud 13 – Marzabotto (BO)
Scuola di Pace di Monte Sole – via San Martino, 25 – Marzabotto (BO)

con il sostegno di MNEMA Museo Nazionale Etrusco ‘Pompeo Aria’ di Marzabotto
in collaborazione con Comune di Marzabotto, Scuola di Pace di Monte Sole, Nipponica
nell’ambito del progetto FALL-OUT: frammenti di pace

 

…da quell’agosto in cui il fungo s’è innalzato su città ridotte a uno strato di cenere,
è cominciata un’epoca in cui lo scoppio è solo simbolo di negazione assoluta.
Italo Calvino

Dopo Le ceneri di Atena percorsi di creazione e performance realizzati nel 2022 da archiviozeta, progetto nato in occasione del centenario pasoliniano con il coinvolgimento di cittadine e cittadini, quest’anno proponiamo nell’Area archeologica di Kainua, sempre con il sostegno di MNEMA, il progetto Hamlet in Hiroshima, ispirandoci ad una cosmicomica di Italo Calvino di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita (1923-2023). Se nel 2022 la riflessione partiva dall’idea di fondazione, quest’anno rifletteremo a partire dall’idea di distruzione di una città. Kainua è infatti un esempio di fondazione ma è anche un luogo dove ci si possono porre domande su come e perchè una città sparisca, venga abbandonata, distrutta, dimenticata.

La nostra residenza sarà dunque un viaggio multiforme di creazione artistica attraverso testimonianze, documenti, racconti, romanzi che sappiano raccontare da diversi punti di vista e da diverse epoche la storia naturale della distruzione.

Le prime due giornate (23, 24 settembre ore 16.30) in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days) saranno due diversi percorsi nell’Area archelogica di Kainua, in collaborazione con le guide archeologiche del Mnema ispirandoci al tema italiano delle GEP 2023 “Patrimonio InVita” per riflettere sul patrimonio culturale immateriale inteso come sinonimo di patrimonio “vivo”: due percorsi costellati da musiche, riflessioni e letture tratte da Tito Lucrezio Caro, Plinio il Vecchio, Stanislav Lem, Elsa Morante, Günther Anders, Alberto Moravia, Leó Szilárd, Winfried Sebald.
Il 30 settembre ore 15.30, la terza giornata, entriamo nel vivo delle commemorazioni del 79° anniversario dell’Eccidio di Monte Sole proponendo una camminata con letture che parte dal Museo MNEMA per arrivare al Comune di Marzabotto in occasione dell’inaugurazione dell’installazione “Requiem – Consolare le anime è dare speranza nel futuro” a cura dell’artista giapponese Kano Tatsunori nella sala consiliare del Comune di Marzabotto.

Il 1 ottobre ore 15.30, la quarta giornata, prevede una performance a Monte Sole, in occasione dell’anniversario dell’eccidio di Monte Sole in collaborazione con Comune di Marzabotto, Scuola di Pace di Monte Sole, Nipponica, Mnema Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto nell’ambito del progetto FALL-OUT: frammenti di pace.

Performance del 1 ottobre 2023
ore 15.30 partenza dalla Scuola di pace di Monte Sole – ingresso libero

Hamlet in Hiroshima

una performance a cura di Gianluca Guidotti, Enrica Sangiovanni e Tatsunori Kano


con la partecipazione di Tatsunori Kano e Andrea Sangiovanni


voci recitanti Gianluca Guidotti, Enrica Sangiovanni e Tatsunori Kano


partitura musicale Patrizio Barontini


produzione archiviozeta e Nipponica

Uno strano robot, un essere alieno con maschera antigas cammina sulle acque dopo una esplosione. Le sue domande amletiche – esplodere o implodere – sono le stesse, drammatiche, che ci stiamo facendo in questi giorni in cui la guerra si è fatta quotidiana. Mentre il nostro Amleto atomico continua a interrogarsi si intuisce che è una visione che proviene da un lontano agosto giapponese. È un sogno sognato nel disastro della città di H ridotta ad uno strato di cenere, una smisurata preghiera, una luce che vibra contro la guerra. “Esplodere o implodere questo è il problema”, si chiedeva Calvino in una sua cosmicomica, continuando: “che sia più nobile intento espandere nello spazio la propria energia senza freno, o stritolarla in una densa concentrazione interiore e conservarla ingoiandola?”.

Un uomo è su un’isola, non può dire con certezza come vi sia arrivato né quando. L’isola, piccolissima, è reale e anche un luogo sognato. L’uomo sa di essere solo ma avverte uno sguardo su di sé, avverte la fragilità della vita, della pace. L’isola, bagnata dalle stesse acque che lambiscono Hiroshima, è stata testimone dello scoppio atomico del 6 agosto 1945. L’uomo sa che l’isola, come ogni altro luogo della terra, è testimone, custodisce una memoria e la custodirà oltre il tempo della sua vita. Il caos e la guerra possono frantumare la vita, ma l’uomo sente crescere in sé il desiderio di coltivare l’isola come luogo di pace.