È finito il tempo dei se e dei ma – Archivio Zeta

Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni | 29/09/2013 | Residenze Creative

è finito il tempo dei se e dei ma
Robert Walser

 

Dieci anni già che risiediamo al cimitero. (Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa, ndr)

Una volta un noto regista ci chiese: ma voi da che parte state? Dovete decidere da che parte stare?
Non rispondemmo.

Che dire?
Eravamo già morti per il teatro moderno e contemporaneo. Eravamo al cimitero.

E nell’indifferenza più totale degli istituti e degli istituenti abbiamo detto parole al vento e a quelle cittadine/i che si sono spinti fino a 1000 metri s.l.m..

Quest’anno frattemporaneamente abbiamo fatto Orestea, un bel testo scritto da un nostro coetaneo: Eschilo.
Abbiamo 2500 anni, siamo un duo alle prime armi e prima o poi smetteranno di chiamarci giovane compagnia.

Comunque ci facciamo compagnia: la nostra residenza è molto carina senza soffitto senza cucina.
Siamo al confino tra Toscana ed Emilia-Romagna.

Non c’è molto altro da aggiungere.
Facciamo teatro, la disciplina più effimera che esista.
Abbiamo messo radici come le mangrovie, ostinatamente.

E per ora ce ne stiamo quassù.
Ma essendo apolidi non è detto che un giorno non decidiamo di andarcene.
Ora e sempre residenza!

 

sangiovanni/guidotti
archivio zeta

Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni hanno studiato e lavorato con Luca Ronconi, Marisa Fabbri, Jean Marie Straub, Daniele Huillet e Paolo Benvenuti. Hanno fondato Archivio Zeta nel 1999: vivono sui monti dell’Appennino. Hanno diretto Una Trilogia del disorientamento: Gli Uccelli di Aristofane (1999), Anfitrione di Plauto (2000), Il Ciclope di Euripide (2001); Una Trilogia tragica: I Persiani (2003), Sette contro Tebe (2005) di Eschilo, Antigone di Sofocle (2006) al Cimitero Militare Germanico della Futa (2003/2008); il Progetto sulla Shoà La Notte di Elie Wiesel (2002) costituito dall’omonimo spettacolo teatrale e dal film Viaggio nella Notte. Questo progetto si avvale della collaborazione diretta del Premio Nobel per la Pace Elie Wiesel che per la prima volta ha letto in video i brani più importanti della sua testimonianza e ci ha concesso un’intervista a Boston. Interviste Impossibil/Uomo di Neanderthal e Henry Ford di Italo Calvino (2003); Il Segno (2006), opera di musica contemporanea composta da Patrizio Barontini e prodotta da Tempo Reale e in scena al Forum Neues Musiktheater di Stoccarda e a CANGO di Firenze; inoltre hanno diretto Plutocrazia (2006), un percorso teatrale sui temi dell’economia ispirato al Pluto di Aristofane con contaminazioni da Karl Marx, Simone Weil ed economisti contemporanei, scritto in collaborazione con il Prof. Franco Belli e La Madonna a Treblinka (2008) di Vasilij Grossman, un progetto sulla Memoria, nato in collaborazione con l’Istituto Storico Parri, il Museo della Resistenza di Bologna e la Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda. Il Progetto Uomo-Techne: Prometeo Incatenato di Eschilo (2008) al Sasso di San Zanobi con le musiche originali composte da Giovanna Marini e Il Sistema del Mondo (2009) da Galileo Galilei, Giacomo Leopardi e Italo Calvino agli Osservatori Astronomici di Loiano e Arcetri e prodotto con Fabbrica Europa. Sempre nel 2009 Iliade – I Fiumi parlano di Omero. Dal 2010 al 2013 mettono in scena Orestea di Eschilo al Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa. Nel 2011 dirigono La Zona Grigia da Primo Levi ideato e prodotto con la Scuola di Pace di Monte Sole, Il Presidente di Thomas Bernhard, testo mai rappresentato in Italia e Edipo Re di Sofocle nella traduzione di Federico Condello per il Teatro Romano di Fiesole. Nel 2013 debutta Nemico del popolo di Henrik Ibsen. Perseguono ostinatamente un teatro di Parola.