Bologna, Arena del sole, una sala piena, un palco grande, una tensione costante e crescente perché in fondo da Macbeth ci si aspetta tanto, uno spettacolo non per tutti, di un livello stilistico e letterario elevato, consigliato conoscere le sfaccettature narrative, non immediato. Macbeth spettacolo forte, con la drammaturgia e la regia di Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni, cofondatori della compagnia Archivio Zeta (Premio rete critica 2014).

La compagnia, dopo essersi dedicata per un periodo alla drammaturgia greca, poi a Pasolini arriva a Shakespeare, ed allora entriamo nel dramma scozzese direttamente nel bosco, la scena si apre li, con un oboe suonato dal vivo e dei tamburi a scandire il lento trascorrere inesorabile del tempo. Immaginate allora il buio, i suoni, il bosco e le 3 streghe o meglio le 3 sorelle fatali che annunciano la profezia: Macbeth  barone di Glamiss, barone di candor e futuro re mentre Banquo, suo migliore amico e generale fedele, niente. O meglio, Banquo padre di una dinastia di re, per cui in realtà molto più grande di Macbeth.

E cosi inizia, si sviluppa un’azione tragica e criminale, Macbeth un uomo nuovo, incatenato dall’incantesimo ed assettato di un potere che lo rende un antieroe, un ingenuo, un assassino: ucciderà il suo re, Duncan. Sposerà sua moglie. Ucciderà Banquo, suo fedele amico. Diventerà re, è vero, ma a quale prezzo? Con quale dignitàsiederà sul trono del regno? E voi cosa sareste disposti a fare pur di diventare re? Ed allora Macbeth diventa schiavo del tempo e degli eventi, emblematica la ruota che gira, il tempo disconnesso, quello perduto, le conseguenze dell’agire umano, il pentimento ed il mancato controllo, il tradimento che è peggio della morte, un tempo folle che fa male, il male del tempo e la paura di esso. La profezia, la ruota che gira, e lo spettacolo cambia, lo spettatore è trascinato altrove, in un luogo straordinario della memoria a raccontare il lato oscuro della condizione umana.

Ed allora vediamo un Macbeth debole, ingannato, illuso dalla profezia ,inghiottito dal tempo e dagli eventi, fragile portato alla pazzia dal fantasma di Banquo, dalla minaccia di suo figlio che come le 3 sorelle fatali avevano predetto arriverà lo ucciderà e finalmente ristabilirà il tempo.

Un cast validissimo, forte, voce, lentezza del linguaggio ogni parola misurata e pesata da una perfezione tecnica validissima, la scenografia semplice ma efficace , la ruota  dettaglio scenografico bello e incalzante. Musica dal vivo, un oboe e tamburi per una tensione che non cala mai, logorante e costante un po’ come la storia fatta di tradimenti, false amicizie, omicidi, sussurri e silenzi.

Nota di merito per i protagonisti, straordinaria lady Macbeth (Enrica Guidotti), Macbeth (Giancluca Guidotti) ma anche Duncan nell’inferno credibile, forte potenza espressiva e vocale.

Visto l’11 aprile
Info:

martedì 11 e mercoledì 12 aprile 2017, ore 21
Arena del Sole, via Indipendenza 44, Bologna
MACBETH
essere (e) tempo
di William Shakespeare
drammaturgia e regia Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
con Stefano Braschi, Francesco Fedele, Carolina Giudice, Antonia Guidotti,
Elio Guidotti, Gianluca Guidotti, Ciro Masella,
Giuditta Mingucci, Alfredo Puccetti, Enrica Sangiovanni
e con la partecipazione straordinaria di Oscar
partitura sonora Patrizio Barontini
percussioni Luca Ciriegi
fiati Gianluca Fortini
scenografie e costumi Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
luci Luca Piga
laboratorio scenografico Morgantini
sartoria Emanuela Paradiso
assistente alla coreografia Carolina Giudice
assistente tecnico Andrea Sangiovanni

coordinamento organizzativo Luisa Costa
organizzazione e amministrazione Lucia Guida
foto di scena Franco Guardascione
grafica Weblogodesign
produzione Archivio Zeta e Elsinor

in collaborazione con
Emilia Romagna Teatro Fondazione, Compagnia del Teatro dell’Argine,
Comune di Bologna –Bé bolognaestate

con il contributo di
Regione Toscana – settore spettacolo
MiBACT  Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Riferimenti :